Il 14 agosto 1941 nel campo di concentramento di Auschwitz (Oswiecim, Polonia) padre Massimiliano Kolbe, prigioniero n.16670 muore alle ore 12,50 con un'iniziezione letale per aver salvato il compagno Francesco Gajowniczek , padre di famiglia, destinato a morire di fame e di sete, offrendosi al suo posto. Il giorno successivo il corpo di Massimiliano Kolbe viene bruciato nel forno crematorio del campo e le sue ceneri disperse al vento. Raimondo Kolbe nasce l'8 gennaio 1894 a Zdunska-Wola (Polonia) e il 4 settembre 1910 veste come novizio l'abito francescano assumendo il nome di fra Massimiliano poi a Roma consegue il dottorato in filosofia (1915) e in teologia (1919). Frà Massimiliano, il 16 ottobre 1917 fonda a Roma il movimento mariano Milizia dell'Immacolata (M.I.) per convertire e santificare tutti gli uomini sotto il patrocinio e la mediazione della Vergine Maria e il 28 aprile 1918 è ordinato sacerdote . Tornato in Polonia, nel 1922 pubblica la rivista mensile "Rycerz Niepokalanej" (Il Cavaliere dell'Immacolata). Cinque anni dopo, per il notevole aumento degli abbonati, il centro editoriale viene trasferito a Varsavia (Polonia): sorge così "Niepokalanow", il convento-città dell'Immacolata in cui si raccolgono circa 700 frati, consacrati a Dio, sulle orme di San Francesco d'Assisi. Lo scoppio della II Guerra mondiale e l'invasione nazista fanno sospendere tutte le attività editoriali; il 19 settembre 1939 una quarantina di frati, compreso padre Massimiliano, vengono internati in un campo di concentramento. Prima nel carcere Pawiak di Varsavia e poi adAuschwitz dove frà Kolbe è destinato ai lavori forzati. Kolbe viene beatificato il 17 ottobre 1971 da papa Paolo VI e canonizzato il 10 ottobre 1982 da papa Giovanni Paolo II, che lo dichiara santo e martire della carità "patrono particolare dei nostri difficili tempi". Franciszek Gajowniczek. che nasce il 15 novembre 1901 a Starchomin (Polonia) è la persona cui Padre Kolbe dona la vita. Riesce a sopravvivere ad Auschwitz. Tornato a casa, trova sua moglie viva, ma i suoi due figli rimangono uccisi durante un bombardamento russo. Muore il 13 marzo 1995 a Brzeg (Polonia).