Il 28 luglio 1741 muore in povertà a Vienna (Austria) il grandissimo compositore e violinista Antonio Vivaldi, anche se non è ancora spiegata la ragione della sua permanenza nella capitale austriaca. Antonio Lucio Vivaldi nasce il 4 marzo 1678 a Venezia, viene ordinato sacerdote nel 1703 ( e subito denominato, per la sua capigliatura, "il prete rosso") e, per oltre 35 anni, è insegnante e maestro di cappella del conservatorio della Pietà di Venezia; compie viaggi in Italia e all'estero. Il suo nome è legato alla forma del concerto, che egli trasforma in un organismo tra i più splendidi della musica barocca grazie soprattutto all'estrema vivacità e varietà del tessuto strumentale e alla fluidità della linea melodica. Il catalogo di Vivaldi conta sinora 478 concerti, di cui 329 per strumento solista e orchestra, 45 per due strumenti solisti e altri per diverse formazioni. Tra le raccolte a stampa di concerti, celebri sono l'op. 3 "L'estro armonico", 1712, l'op. 4 "La stravaganza", 1712-13, l'op. 8 "Il cimento dell'armonia e dell'invenzione", contenente i 4 "Concerti delle stagioni", 1725 e l'op. 9 "La cetra", 1728. Meno significative sono le circa 90 sonate da camera o da chiesa. Molto ampia la produzione vocale (scoperta di recente): oltre 40 opere teatrali (tra cui "Il Giustino", 1724, "Orlando", 1727, e "L'Olimpiade", 1732), 3 oratori (fra cui "Juditha triumphans", 1716), 45 cantate da camera e varia musica sacra.