Il 20 luglio 1981 a Milano il presidente del Banco Ambrosiano Roberto Calvi, arrestato il 20 maggio 1981 insieme ad altri sei esponenti del mondo finanziario milanese accusati di esportazione clandestina di capitali e omesso rientro di depositi valutari dall'estero, per gli illeciti commessi nell’acquisto della Toro assicurazioni, è condannato a 4 anni e a 15 miliardi di multa, oltre un miliardo e mezzo di pene accessorie per esportazione illegale di valuta. Calvi, che il 9 luglio 1981 tenta di suicidarsi in carcere, ottiene in seguito la libertà provvisoria. Membro della loggia P2, legato al finanziere siciliano Michele Sindona, Calvi, da semplice funzionario di banca in dieci anni diventa un banchiere di primo piano. Il finanziere scompare dalla sua abitazione romana il 12 giugno 1982 e viene ritrovato impiccato, a Londra, il 18 giugno 1982.