Il 10 luglio 1871 nasce a Parigi lo scrittore Marcel Proust che esordisce su alcune riviste di stampo simbolista; il suo primo libro "I piaceri e i giorni", viene pubblicato nel 1896. Dopo la morte della madre, alla quale lo lega un rapporto quasi morboso, Proust si trasferisce in un appartamento in boulevard Haussmann, dove fa isolare le pareti della sua stanza con del sughero per proteggersi dai rumori esterni: lì inizia a scrivere "Alla ricerca del tempo perduto", ciclo di sette romanzi, al quale lavora tutta la vita. La prima parte, "La strada di Swann", viene pubblicata nel 1913 a spese dell'autore. Poi l'editore Gallimard pubblica, dal 1919 al 1922, "All'ombra delle fanciulle in fiore", "I Guermantes", e "Sodoma e Gomorra". Le ultime tre parti, "La prigioniera", "La fuggitiva" e "Il tempo ritrovato", sono pubblicate postume dal 1923 al 1927. Il ciclo è la ricostruzione di una vita (quella del protagonista che si identifica con l'autore) intesa come scoperta graduale del significato della realtà attraverso la memoria, prendendo spunto da eventi minimi e casuali. Secondo Proust solo attraverso la memoria l'uomo può cogliere con un unico sguardo gli effetti del tempo su fatti, persone e sentimenti: questa concezione richiama la teoria del "tempo creativo" del filosofo Bergson, che Proust conosce e studia. "Alla ricerca del tempo perduto" rappresenta una tappa fondamentale della letteratura europea del '900 e l'espressione poetica più alta della crisi della civiltà borghese. Proust muore il 18 novembre 1922 a Parigi.