Il 9 luglio 2001 a Santiago (Cile) la Corte d'appello stabilisce che Augusto Pinochet non è processabile temporaneamente per "moderata demenza". Pinochet nasce il 25 novembre 1915, a Valparaiso (Cile) e si distingue nella eliminazione sistematica e barbara degli oppositori politici. Pinochet guida nel 1973 il colpo di Stato che si conclude con la morte del legittimo presidente della Repubblica, Salvador Allende e l'instaurazione di una giunta provvisoria, di cui viene nominato capo. Solo nel marzo 1990 il suo regime autoritario si conclude e il Cile torna alla democrazia. Pinochet mantiene però il comando delle Forze Armate, che lascia nel 1998 per assumere un seggio vitalizio al Senato. Sempre nel 1988 viene arrestato a Londra (Inghilterra) su ordine di cattura internazionale emesso dalla Spagna per inchieste sulla scomparsa di cittadini spagnoli durante gli anni della dittatura. Pinochet riesce a sottrarsi al processo a causa delle cattive condizioni di salute. Nonostante tutti i tentativi dei parenti delle vittime torturate e uccise durante il regime, Pinochet non ha subito condanne per le sue azioni. Solo nel 2004 la Corte suprema gli revoca l'immunità in relazione a un altro procedimento giudiziario e nel gennaio 2005 viene posto agli arresti domiciliari.