Il 9 luglio1941 nel covo segreto di Bletchey Park una squadra di crittografi inglesi guidati dal genio di Alan Mathison Turing, un ventottenne eccentrico, elaborano una macchina (The Bombe) in tutto simile a un computer in grado di imitare i rotori di Enigma e farli girare ad alta velocità calcolando rapidamente tutte le possibili combinazioni possibili. La messa a punto della “bombe” permette di intercettare in tempo reale tuttti i messaggi tedeschi, prevedendo e anticipando le mosse del nemico. Enigma, inventata nel 1923 dall’ingegnere Arthur Scherbius, era una macchina capace di creare e decrittare messaggi cifrati. Sembrava una comune macchina per scrivere, con due tastiere, inferiore e una superiore fatta di lettere luminose che si illuminavano a ogni tasto premuto sulla tastiera inferiore. La sequenza delle lettere luminose componeva il testo del messaggio cifrato (o, viceversa, il messaggio in chiaro se si batteva il testo cifrato) . La prima versione era composta da tre rotori (o dischi cablati) che nei vari abbinamenti componevano 150 trilioni ( miliardi di miliardi) di combinazioni diverse. L’ultimo modello utilizzato dalla Germania durante la Seconda Guerra Mondiale aveva 5 rotori e il suo funzionamento si basa sull’incastro dei rotori: ogni disc cablato possiede 26 contatti per lato, uno perogni lettera dell’alfabeto tedesco. I cablaggi dei dischi mettono in comunicazione ciascuna lettera su un lato con una lettera a caso sull’altro lato; a ogni pressione del tasto il primo disco ruota di una lettera, il secondo ruota di una lettera ogni volta che il primo disco compie un giro. E così di seguito. Enigma quindi poteva essere regolata con spinotti per scambiare f0ino a dieci lettere con altre dieci a scelta e i contatti per ogni rotore o disco potevano essere sfalsati a piacere, anche più volte al giorno.. Il Codice Enigma resta uno dei sistemi di crittografia più efficaci e avvincenti e il suopuntdi forza era l’universalità del linguaggio. Con la scoperta di Turing e della sua squadra la storia cambia “letteralmente”.