Il 30 giugno 2001 a Milano i giudici della seconda Corte d' Assise accolgono le conclusioni dell' accusa e condannano Zorzi, Maggi e Rognoni all' ergastolo. Tre anni a Tringali, prescritto Digilio. Nella strage di Piazza Fontana il 12 dicembre 1969, sedici persone hanno perso la vita e ottantotto sono rimaste ferite. Vengono condannati al carcere a vita i leader dell’estrema destra veneta e milanese, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni, e l’esecutore materiale dell’attentato Delfo Zorzi, latitante in Giappone. Tre anni di reclusione sono invece comminati a Stefano Tringali per favoreggiamento, mentre per il pentito Carlo Digilio i giudici hanno decretato il non luogo a procedere per estinzione del reato. Ai familiari delle vittime andrà un miliardo di risarcimento, analoga cifra andrà al Comune di Milano e alla presidenza del Consiglio. Ma nel marzo 2002 i tre imputati principali della strage di piazza Fontana (Delfo Zorzi, Carlo Maria Maggi e Giancarlo Rognoni) saranno assolti per non aver commesso il fatto e le assoluzioni saranno confermate anche in Cassazione il 3 maggio 2005.