Il 28 maggio 1881 a Belgrado (Serbia) re Milan II firma con l'Austria-Ungheria un trattato commerciale e un trattato politico segreto, che trasforma di fatto la Serbia in un satellite della monarchia asburgica. In base al trattato, la Serbia deve richiedere il consenso dell'Austria-Ungheria prima di firmare trattati con altre potenze, deve rinunciare a ogni progetto su Bosnia-Erzegovina (sotto occupazione asburgica dal 1878) e Sangiaccato, non deve tollerare manifestazioni antiasburgiche su qualsiasi parte del territorio serbo, Bosnia compresa; in cambio, l'Austria-Ungheria s'impegna ad appoggiare le rivendicazioni serbe sulla Macedonia, in caso di crollo dell'impero ottomano nei Balcani. Gli austriaci, come è noto, pagano a caro prezzo questo trattato con l'attentatodi Sarajevo del 28 giugno 1914 che è la casa scatenante della prima guerra mondiale con conseguenze nefaste per l'impero asburgico.