Il 25 giugno 1901 nasce a Biella lo studioso Giacomo Debenedetti. Dopo aver frequentato il Politecnico di Torino, Debenedetti passa alla Facoltà di Giurisprudenza e si laurea nel 1921. Nel maggio 1926 esce il suo primo libro "Amedeo ed altri racconti". Dopo la seconda laurea in lettere pubblica la prima serie dei suoi Saggi critici. Il 13 settembre 1943, entrati i nazisti a Roma, si rifugia con la famiglia a Cortona (Arezzo). Ritornato a Roma nell'ottobre 1944 Giacomo si iscrive al partito comunista; subito dopo pubblica due opuscoli sulle persecuzioni razziali: "Otto ebrei" e "16 ottobre 1943". Sempre nel 1945 fa uscire la seconda serie dei saggi critici, mentre nel 1959 pubblica la terza serie. Nel 1963 raccoglie in un volume dal titolo "Intermezzo" alcuni dei suoi scritti più significativi degli anni 1945-1959. Giacomo Debenedetti muore il 20 gennaio 1967 a Roma. A quattro anni dalla sua morte, l'editore Garzanti stampa "Il romanzo del Novecento", la prima raccolta delle sue lezioni universitarie. Seguiranno "Niccolò Tommaseo" (1973), "Poesia italiana del Novecento" (1974), "Verga e il materialismo" (1976), "Pascoli: la rivoluzione inconsapevole" (1979).