Il 24 giugno 1771 a Parigi (Francia) nasce il chimico Éleuthère Irénée du Pont de Nemours. Nel 1799 la famiglia parte per gli Stati Uniti. Eleuthère Irénée che impara in Francia a fabbricare polvere da sparo, intuisce il business data la scarsa qualità della polvere da sparo generalmente disponibili negli Stati Uniti, e nel 1802 fonda l'omonima fabbrica di polvere sulle rive del fiume Brandywine nel Delaware. Egli crea una grande impresa commerciale, impiegando 140 uomini nel 1827. Ha una produzione di oltre un milione di chili di polvere da sparo nel 1834. Éleuthère Irénée du Pont de Nemours muore il 31 ottobre 1834 a Greenville (Delaware). Nel corso degli anni la Du Pont diversifica i propri prodotti. Presente in oltre 70 paesi, offre una vasta gamma di prodotti e servizi destinati a una varietà di mercati che includono agricoltura e alimentazione, arredamento e costruzioni, elettronica e comunicazioni, sicurezza e protezione, trasporti. Il Nylon viene inventato dalla DuPont per reaalizzare, tral'altro i paracaduti usati durante la seconda guerra mondiale e le calze per le donne. La Du Pont è però anche responsabile di gravissimi inquinamenti della acque dei fiumi nella Virginia Occidentale (West Virginia) con danni enormi sull'insorgere di malatie pernisciose nella popolazione già dal 1938 quando viene scoperto il Teflon per rivestire le pentole rendendole antiaderenti. Nel 2019 Todd Haynes dirige il film "Cattive Acque"basato sull'articolo del New York Times Magazine del 2016 "The Lawyer Who Became DuPont's Worst Nightmare", scritto da Nathaniel Rich, sullo scandalo dell'inquinamento idrico di Parkersburg. Nel 1998 Robert Bilott avvocato societario specializzatosi nella difesa di aziende chimiche, riceve la chiamata di un agricoltore di Parkersburg, nella Virginia Occidentale, che gli chiede di indagare su un possibile collegamento tra la presenza di un grande impianto dell'azienda DuPont nei pressi della sua fattoria e un'insorgenza anormale di tumori e malformazioni nelle sue mucche. Presto, Bilott scopre che da decenni la DuPont sta usando impunemente i corsi d'acqua della zona per smaltire il proprio PFOA (Acido perfluoroottanoico), con conseguenze estremamente gravi per la popolazione.