Il 21 giugno 1981 a Teheran (Iran) il parlamento iraniano destituisce il presidente della Repubblica Bani Sadr, che il 28 giugno sarà costretto all'esilio a Parigi (Francia). E' il culmine della rivolta dell'ala islamica intransigente, con la quale si schiera l'ayatollah Khomeini, che già il 10 giugno toglie a Bani Sadr la carica di comandante dell'esercito e il 20 giugno lo dichiara "nemico dell'Islam". Al posto di Bani Sadr, unico presidente laico della Repubblica iraniana, il 24 luglio sarà eletto Muhammad Alì Rajai, che però sarà ucciso in un attentato il 30 agosto 1981.