Il 18 giugno 2001 a Roma il Tribunale civile condanna il ministero della Sanità a risarcire trecentocinquantuno persone emofiliache per le patologie contratte in seguito a trasfusioni di sangue infetto negli ospedali italiani. Secondo i magistrati il ministero non avrebbe fatto controlli effettivi sulla sicurezza del plasma importato dall’estero.