L'11 giugno 1991 a Ravenna, durante il Consiglio di amministrazione, Raul Gardini viene scalzato dal vertice della Serafino Ferruzzi e sostituito dal cognato Arturo Ferruzzi. La Serafino Ferruzzi è la cassaforte di famiglia e il nuovo presidente nei giorni successivi si recherà alla Montedison per incontrare i manager e per riconfermare loro la fiducia della famiglia. Le possibili cause scatenanti il cambio di vertice sono molteplici, i motivi comunque più plausibili del divorzio Ferruzzi-Gardini provengono soprattutto dalle intenzioni dell'ex presidente del Gruppo Ferruzzi di cambiare l'assetto azionario della Serafino Ferruzzi e di cedere una quota della holding di famiglia ad altri azionisti (con il conseguente timore di un colpo di mano da parte di Gardini). La liquidazione di Gardini ammonta a 500 miliardi.