Il 6 giugno 1961 muore a Küsnacht (Svizzera) lo psichiatra Carl Gustav Jung, fondatore della psicologia analitica. Jung nasce il 26 luglio 1875 a Kesswil (Svizzera) e formula l'idea che nell'inconscio siano presenti non soltanto le latenze di rappresentazioni appartenenti alla coscienza del singolo, ma anche altre, che hanno un carattere universalmente umano e si attuano anche nel simbolismo dei materiali mitologici e dei sistemi religiosi e filosofici ( inconscio collettivo). Nel 1909 Jung diventa presidente dell'Associazione psicoanalitica internazionale, e con Freud e Ferenczi partecipa a una serie di conferenze negli Stati uniti. Jung nel 1912 pubblica "Trasformazioni e simboli della Libido", che segna la differenziazione del suo pensiero da quello di Freud. Jung contesta che il materiale rimosso sia soltanto di natura sessuale, ma riconosce nella "libido" una energia psichica senza qualificazione. Altre sue opere: "Psicologia e Alchimia", 1944, "l'Io e l'inconscio",1945, "Psicologia del transfert", 1946.