Il 4 giugno 1911 a Roma viene promulgata la legge Daneo-Credaro sull’istruzione elementare. L’istruzione primaria passa quasi completamente sotto il controllo dello Stato: migliorano gli stipendi degli insegnanti e in tutta Italia vengono costruite scuole ampie e funzionali. La legge stabilisce inoltre i compiti dei consigli scolastici provinciali relativi all'istituzione di nuove scuole e alla nomina dei maestri, promuove la loro preparazione. La legge ha il sostegno dei radicali e dei socialisti ma non dei cattolici.