Il 3 giugno 2001 muore a Boston (Massachusetts, Usa) l'attore e regista Anthony Quinn, interpreta sullo schermo personaggi di razze diverse. Antonio Rodolfo Quinn-Oaxaca, questo il suo vero nome, nasce il 21 aprile 1915 a Chihuahua (Messico) da padre irlandese e madre messicana. Quinn inizia a recitare in teatro prima di passare a lavorare in film di bassa qualità. Nel cinema debutta con "The Plainsman", di Cecil B. De Mille nel 1937. Poi tenta la strada del teatro a Broadway (New York, Usa) facendosi notare con "Un tram che si chiama desiderio" e "Nata ieri" prima di tornare a Hollywood (California, Usa). Negli anni Cinquanta vince i suoi due premi Oscar come attore non protagonista per le interpretazioni in "Viva Zapata", di Elia Kazan (1952) e in "Brama di vivere", di Vincent Minnelli (1956). Nel 1954, in Italia, interpreta uno dei suoi capolavori: "La strada", di Federico Fellini. Il suo nome, nonostante, tutto, resta però legato a "Zorba il greco" di Cacoyannis (1964). Fra gli altri film di successo interpretati "I cannoni di Navarone", "I cannoni di San Sebastian", "Lawrence d'Arabia", "Notre Dame de Paris" e "Barabba". Quinn interpreta per due volte il ruolo di Aristotile Onassis nel film del 1978 "Il Magnate greco" e in una miniserie televisiva di dieci anni dopo. Nel corso della sua carriera interpreta 320 film e ne dirige uno ("Il bucaniere", nel 1958, con Yul Brinner e Charlton Heston). Negli ultimi anni, dopo aver abbandonato il cinema, si dedica alla pittura.