Il 26 maggio 1981 il capo del governo Arnaldo Forlani è costretto alle dimissioni per aver ritardato la conferma del ritrovamento e la pubblicazione delle liste degli aderenti alla loggia P2, che contengono peraltro il nome del ministro della Giustizia Adolfo Sarti. Il posto di Forlani sarà preso dal repubblicano Giovanni Spadolini che diventa il primo presidente del Consiglio non democristiano della storia repubblicana, e la scelta cade su di lui proprio perchè è una figura che offre garanzie di correttezza e di estraneità agli ambienti coinvolti nello scandalo.