Il 23 maggio 2001 muore a Imperia  Alessandro Natta, che incarna il prototipo culturale e politico del dirigente e militante del Partito Comunista Italiano per oltre cinquant'anni di vita italiana repubblicana e democratica. "Illuminista,giacobino e comunista", come ama definirsi, Natta nasce a Oneglia (Imperia) il 7 gennaio 1918. Iscritto dal 1945 al Partito Comunista Italiano (P.C.I.), nel 1948 entra alla Camera dei Deputati facendone ininterrottamente parte sino al 1991. Sempre ai vertici del partito, ne diventa segretario in seguito alla scomparsa di Enrico Berlinguer (1984). Abbandonata la carica nel 1988 per motivi di salute, ma anche per esprimere un'esigenza di rinnovamento dei quadri alla guida del partito, è successivamente ostile al processo di profonda innovazione avviata dal suo successore Achille Occhetto, culminata nella trasformazione del P.C.I. in Partito Democratico della Sinistra (P.D.S.) a cui Natta non aderisce.