Il 15 maggio 1911 a Washington (Dc, Usa) la Corte Suprema degli Stati Uniti dichiara che la Standard Oil possiede un "irragionevole" monopolio, in base allo Sherman Antitrust Act, e ordina lo scioglimento della compagnia. La società del magnate John Davison Rockfeller, che controlla il 90% del greggio statunitense, viene accusata di imperialismo e procedimenti sleali e condannata allo smembramento in 34 società minori.