Il 14 maggio 1991 si suicida in carcere a Pechino (Cina) Jang Qing, vedova di Mao Tse Tung. La Qing nasce nel 1914, terza moglie di Mao e leader della cosiddetta Banda dei Quattro è una figura di spicco nel mondo culturale della Cina comunista. Protagonista della scena culturale negli anni Sessanta, la Qing arriva a sospendere l'attività dell'Opera di Pechino sostituendo gli spettacoli tradizionali con rappresentazioni che esaltano la dottrina di Mao. La sua linea estremista si contrappone duramente al moderatismo di Deng Xiaoping così, dopo la morte di Mao nel 1976, Deng fa arrestare Jiang Qing con l'accusa di tradimento. Riconosciuta colpevole con gli altri componenti della Banda dei Quattro, è condannata a morte nel 1980, ma la sentenza è commutata nel carcere a vita nel 1983.