Il 4 maggio 1961 parte da Washington (Usa) il primo Freedom ride ("corsa per la liberà") fino a New Orleans (Louisiana, Usa) il 17 maggio. I Freedom Riders (in italiano "viaggiatori per la libertà") sono un gruppo di attivisti per i diritti civili (solitamente afroamericani) che percorrono in autobus delle tratte interstatali nel Sud degli Stati Uniti, a cominciare dal 1961 e negli anni seguenti alla presidenza di John Fitzgerald Kennedy, per far valere le sentenze della Corte Suprema dei casi Irene Morgan v. Commonwealth of Virginia (1946) e Boynton versus Virginia (1960), le quali riconoscevano la segregazione sui mezzi di trasporto come anticostituzionale. Gli stati del Sud, già dalla fine dell'Ottocento, avevano ignorato le leggi emanate dal governo federale oppure non facevano niente per assicurarsi che fossero applicate. Guidati dal direttore del CORE (istituto per i diritti civili), James Farmer, 13 viaggiatori (sette di colore e sei bianchi, partono da Washington su bus delle compagnie Greyhound e Trailways. Il loro obiettivo è passare attraverso Virginia, Carolina del Nord e Carolina del Sud, Georgia, Alabama ed infine arrivare in Mississippi o a New Orleans, dove effettivamente si conclude la prima delle Freedom Rides, il 17 maggio. Avvengono casi di violenza a Birmingham, Anniston e Montgomery (tutti in Alabama) e a Jackson (Missisippi, Usa).