Il 2 maggio 1991 a Roma Giovanni Spadolini viene nominato senatore a vita per meriti nel campo scientifico, letterario e sociale dal presidente della Repubblica Francesco Cossiga. Spadolini nasce il 21 giugno 1925 a Firenze, professore di storia contemporanea all'università di Firenze, collaboratore di vari quotidiani, è direttore del Resto del Carlino dal 1955 al 1968, e del Corriere della Sera, dal 1968 al 1972. Eletto senatore per il Pri (Partito repubblicano italiano) nel 1972, è ministro dei Beni culturali e ambientali nel quarto governo Moro (1974-1976) e della Pubblica istruzione nel quinto governo Andreotti (1979). Nel giugno 1981 diventa il primo presidente del Consiglio laico della storia repubblicana, e, dopo la crisi del suo primo governo (agosto 1982), dirige un secondo gabinetto pentapartito, fino al novembre 1982. Ministro della Difesa nel governo Craxi (agosto 1983), entra in conflitto con il capo del governo sul sequestro della nave Achille Lauro (ottobre 1985). Confermato nella carica nel secondo governo Craxi (agosto 1986-marzo 1987), nel luglio 1987 viene eletto presidente del Senato. Ricopre il ruolo di presidente della Repubblica ad interim dopo le dimissioni di Francesco Cossiga, del quale era considerato da più parti il probabile successore, ma i grandi elettori gli preferiscono il democristiano Oscar Luigi Scalfaro. Spadolini muore il 4 agosto 1994 a Roma.