Il 21 aprile 1961 inizia il cosiddetto “putsch d’Algeri”. Sotto la guida di Salan, Challe, Jouhaud e Zeller, un gruppo di generali francesi contrario ai progetti di indipendenza per l'Algeria, si mette in atto un colpo di stato. Essi occupano i punti nevralgici della città, ma tutto si esaurisce in pochi giorni dopo l’intervento televisivo di De Gaulle che denuncia il colpo di stato e invita le truppe fedeli ad arrestare l’insurrezione e i francesi a non obbedire agli ordini dei generali ribelli.