Il 9 aprile 1821 nasce a Parigi (Francia) il poeta Charles Baudelaire, il padre del simbolismo. Conduce un'esistenza tormentata e sregolata, fra preoccupazioni economiche e uso dell'alcool e delle droghe. Stringe burrascose relazioni d'amore, prima con Jeanne Duval e poi con Marie Daubrun, entrambe attrici: tale comportamento spinge la sua famiglia a farlo interdire. La sua raccolta di versi, "I fiori del male" pubblicata nel 1857, rivoluziona la poesia europea, dando inizio al grande fenomeno culturale conosciuto con il nome di simbolismo: le novità della sua poesia sono l'uso analogico della parola, il continuo sforzo nel ricercare le "segrete corrispondenze" della natura, la tematica dello spleen, della noia come simbolo della condizione esistenziale dell'uomo moderno. I "Poemetti in prosa", pubblicati nel 1869, influenzano profondamente la prosa lirica successiva e la formazione del verso libero. Tra le altre opere: i saggi "I paradisi artificiali", 1861 e "L'arte romantica", 1868, e gli articoli sull'arte figurativa raccolti nelle "Curiosità estetiche", pubblicate postume nel 1868. Minato nel fisico e nel morale, Baudelaire muore il 31 agosto 1867 a Parigi.