Il 3 aprile 1961 viene emesso dalle Poste Italiane il Gronchi rosa, un francobollo che vuole accompagnare il viaggio del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi in Sudamerica. Il corso di validità legale deve iniziare il 6 aprile, data di partenza del presidente, ma la validità viene sospesa e il francobollo viene sostituito con il Gronchi grigio. Il francobollo raffigura la cartina del mondo e in particolare lo stato del Perù, con un grossolano errore di confine: al Perù sono stati tolti circa 170 mila chilometri quadrati di territorio, il cosiddetto "triangolo amazzonico". Con in mano il francobollo "sbagliato", quello da 205 lire stampato in lilla rosa, Alfonso Arias Schreiber Pezet, l'incaricato d'affari dell'ambasciata del Perù si reca quindi dall'ambasciatore Adelmo Risi. Dopo una serie di telefonate il francobollo incriminato viene bloccato con un telegramma inviato a tutti gli uffici postali. A tempo di record, viene sostituito con un nuovo francobollo, stesso valore, colore grigio, con i confini del Perù corretti. Il 6 aprile nelle poste il Gronchi rosa non esiste più. I Gronchi rosa che sfuggono alle Poste e che viaggiano con regolare timbro postale hanno quotazioni sull’ordine delle decine di migliaia di euro e, nel caso delle buste che viaggiano sull’aereo presidenziale, si può arrivare ai trentamila euro.