Il 31 marzo 1991 tutte le funzioni militari congiunte del patto di Varsavia cessano definitivamente. L'1 luglio 1991 a Praga (Cecoslovacchia) i capi dei sei governi membri ne concordano lo scioglimento. Il Patto di Varsavia è una alleanza militare fra i paesi del Blocco orientale, stipulata in seguito al riarmo e all'ammissione della Germania Occidentale nell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (Nato). Il trattato istitutivo, definito formalmente trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza, viene firmato a Varsavia (Polonia) il 14 maggio 1955 da Albania, Bulgaria, Cecoslovacchia, Repubblica democratica tedesca, Ungheria, Polonia, Romania e Unione delle repubbliche socialiste sovietiche (URSS), la quale mantiene sempre uno stretto controllo sui paesi alleati. Nel 1962 l'Albania rompe le relazioni diplomatiche con Mosca per divergenze ideologiche, e nel 1968 esce dal patto. L'unica azione militare del patto contro la Cecoslovacchia nell'agosto del 1968, per porre fine alla cosiddetta Primavera di Praga. Rinnovato nel 1985 per altri vent'anni, il patto non regge ai radicali mutamenti verificatisi nell'Europa dell'Est; la Germania Orientale se ne distacca al momento della riunificazione con quella Occidentale, nell'ottobre 1990.