Dal 19 marzo 1991 Giorgio Mendella è un uomo in fuga, ricercato dalle polizie di mezza Europa, accusato dalla magistratura di associazione a delinquere, frode fiscale, raccolta di risparmio senza autorizzazione. Mendella attraverso la rete televisiva Retemia rastrella risparmi offrendo interessi molto superiori alla media, viene colpito da due ordini di custodia cautelare per l'ammanco di 400 miliardi nella sua società Intermercato. Si costituisce il 28 gennaio 1994 poco dopo le 19 sul Viale a Mare di Lido di Camaiore (Lucca), accompagnato dal suo avvocato Roberto Ciniglio, dopo circa 3 anni di latitanza. Nel 1999 il Tribunale di Lucca condanna Mendella a nove anni di reclusione per bancarotta fraudolenta. La motivazione della sentenza di condanna emessa dal Tribunale di Lucca indica la somma che a Mendella viene imputata, come "utilizzata per fini personali", nella misura di 984 milioni di lire.