Il 19 marzo 1931 "Il Lavoro fascista", organo ufficiale del sindacalismo di regime, attacca la circolare della Federazione romana della Gioventù cattolica che auspica la costituzione di organizzazioni professionali di matrice confessionale perché simili iniziative non sono coerenti con la struttura corporativa dello Stato fascista. Si apre un ampio dibattito sulla stampa nazionale.