Il 17 marzo 1991 muore a Montecarlo (Principato di Monaco) il sindacalista ed esponente della Dc Carlo Donat Cattin, più volte ministro. Donat Cattin nasce il 26 giugno 1919 a Finale Ligure (Savona) e si trasferisce giovanissimo a Torino dove si guadagna la fama di "falco" del sindacato per la sua poca disponibilità a scendere a compromessi con gli industriali e in special modo con la famiglia Agnelli. Durante la Seconda guerra mondiale aderisce ai partigiani bianchi, mentre nel 1950 partecipa alla fondazione della Cisl, nata da una scissione dalla Cgil. Entra in politica nel 1953 e da consigliere provinciale per il torinese diventa deputato dal 1958 e senatore dal 1979. Nel 1978 diventa vicesegretario della Dc e dopo aver sostenuto inizialmente il dialogo con il Pci, nel 1979 si fa promotore della politica del "preambolo" che auspica l'esclusione dei comunisti da ogni incarico statale. Nel 1980, dopo lo scandalo suscitato dall'adesione del figlio Marco all'organizzazione terroristica di estrema sinistra Prima Linea, si dimette da ogni incarico e lascia temporaneamente la politica. Nel 1986 diventa Ministro della Sanità nel secondo governo Craxi. Il suo ultimo incarico di governo risale al 1989, Ministro del Lavoro nel gabinetto Andreotti.