Il 16 marzo 2001 a Milano, all’Ospedale di Niguarda, viene effettuato il primo trapianto di fegato tra vivi, con l’autorizzazione straordinaria fatta il 15 marzo dal Ministro della Sanità Umberto Veronesi e il contemporaneo assenso del giudice. Il figlio di 32 anni dona al padre sessantenne, affetto da cirrosi e in attesa di trapianto dal giugno 2000, una parte dell'organo. Al lavoro per il padre e per il figlio in due diverse sale operatorie, una ventina di specialisti: l' équipe di chirurgia dei trapianti addominali guidata dal professor Domenico Forti, l' équipe degli epatologi diretta dal professor Gianni Pinzello, la squadra di anestesisti rianimatori coordinata da Andrea De Gasperi. Un intervento di trapianto di fegato è un’operazione complessa. Nel caso più usuale (fegato prelevato da cadavere) non dura comunque meno di 8-10 ore. Nel caso di intervento in tandem, con il fegato donato da un vivente, si tratta di garantire al donatore il ripristino della salute, e al ricevente tutte le condizioni perché il pezzo di fegato possa attecchire e svilupparsi. Lo standard di durata è quindi di circa 18 ore.