Il 15 marzo 1981 muore a Neully-sur-Seine (Francia) il regista René Clair, considerato uno dei maestri del cinema René Chomette, quetio il suo vero nome, nasce l'11 novembre 1898 a Parigi (Francia). Inizia nel 1924 con due film brevi, il fantascientifico-ironico Parigi che dorme ed Intervallo, sceneggiato da François Picabia in chiave dadaista. Con questi film si afferma come autore di un cinema personalissimo, a metà strada tra commedia sociale e costume conditi con una sottile ironia e verve comica come nel film muto "Il cappello di paglia di Firenze" (1927). Gli anni tra il 1930 e il 1933 sono tra i più proficui: escono film come "Sotto i tetti di Parigi" (1930) e "Per le vie di Parigi", commosso tributo ai quartieri della città. Realizza quindi quelli che sono considerati i suoi capolavori "Il milione" (1931), uno dei film simbolo del cinema comico-musicale di tutti i tempi, e "À nous la liberté" (1939), distribuito in Italia con il titolo "A me la libertà". Negli anni '40 si trasferisce negli Stati Uniti, dove coglie i suoi maggiori successi nel campo del sonoro: "Ho sposato una strega",1943, "Accadde domani",1944, e "Dieci piccoli indiani", 1945, tratto dal romanzo di A. Christie. Nel dopoguerra ritorna in patria, dove viene nominato accademico di Francia e gira alcuni film con Gérard Philipe. Nel 1965 si ritira definitivamente.