L'8 marzo 1951 a Lund (Svezia) l’industria svedese, fondata nel 1929 da Ruben Rausing e Erik Akerlund, brevetta una confezione in carta a forma di tetraedro e la presenta come Tetar Pack (dando il nome all'Azzienda) tra l’incredulità di tutti gli operatori del latte: al consumatore si offre una soluzione pratica (il cartone proteggendo il prodotto dalla luce ne prolunga la durata oltre i tre giorni) leggera e funzionale con l’eliminazione del vuoto a rendere. Il tetraedro, diffusosi in tutta Europa e presto sostituito da una confezione ancor più pratica a forma di parallelepipedo, il Tetrabrik (lanciato nuovamente dalla Tetra Pack in Svezia nel 1963), rivoluziona l’immagine del latte, che entra tra le confezioni usa e getta e libera il consumatore dalla schiavitù di riportare i vuoti al venditore, come con le bottiglie di vetro. Le prime macchine per confezioni tetraedriche da mezzo litro vengono installate nel 1954 nella Centrale del Latte di Stoccolma (Svezia), mentre l'Italia si convertirà al nuovo sistema soltanto nel 1965.