Il 3 marzo 1991 si ha la conferma che il maggiore Gian Marco Bellini e il capitano Maurizio Cocciolone, catturati il 18 gennaio 1991 dopo che il loro aereo viene abbattuto dalla contraerea irachena, sono vivi. La notizia arriva grazie all'incontro tra gli alleati e gli iracheni per discutere il cessate il fuoco. Cocciolone viene liberato poche ore dopo, il maggiore Bellini il 5 marzo. Due giorni dopo i due tornano in Italia. Attualmente Bellini è il comandante della base di Ghedi (Brescia). Cocciolone è anche lui nei ruoli dell'Aeronautica: si occupa di elettronica.