Il 27 febbraio 1921 nasce a Napoli lo scrittore, drammaturgo, regista teatrale e cinematografico Giuseppe Patroni Griffi, una delle personalità più versatili del XX secolo. Patroni Griffi  esordisce come drammaturgo con "D’amore si muore" (1958), cui seguono pièce quali "Anima nera" (1960), "In memoria di una signora amica" (1963), "Persone naturali e strafottenti" (1974), "Gli amanti dei miei amanti sono i miei amanti" (1984). In qualità di regista teatrale cura gli allestimenti di opere di numerosi autori, tra cui Pirandello, Eliot, Čechov e Williams, dando vita nel 1989 a una compagnia propria. Lavora anche per il cinema, collaborando alla sceneggiatura di film di Francesco Rosi e Alberto Lattuada e dirigendo alcuni lungometraggi, tra cui "Il mare" (1962), "Metti, una sera a cena" (1968) e "Addio fratello crudele" (1971), tratti da proprie pièce. Direttore artistico del Teatro Eliseo di Roma dal 2002 al 2005, Patroni Griffi si dedica anche alla regia di opere liriche, allestendo "Così fan tutte" (di Mozart), "Il trovatore" e "La traviata" (entrambe di Verdi): di quest’ultima opera realizza nel 2000, a Parigi, una sontuosa edizione trasmessa in diretta televisiva in tutto il mondo. Patroni Griffi muore il 15 dicembre 2005 a Roma.