Il 14 febbraio 1991 a Dubai (Emirati Arabi) il marinaio Cosimo Carlino, 19 anni, imbarcato su una nave che fa parte del contingente italiano nel Golfo, viene ucciso a coltellate. Si dice che Cosimo Carlino è la vittima di una "rappresaglia" di terroristi filo-iracheni per i bombardamenti alleati su Baghdad (Irak), e in particolare per la distruzione durante un raid aereo americano di un bunker in cui la polizia irachena aveva ammassato centinaia di civili. Mesi dopo durante una interrogazione alla Camera sul caso, il sottosegretario alla Difesa Clemente Mastella afferma che "dalla tecnica dell' assassinio e dagli esiti dell' autopsia risulta inequivocabilmente all' autorità investigativa di Dubai che l' omicida è un ' professionista', quindi l'assassino è un terrorista e che "non si dispone di elementi sull' eventuale connessione del fatto con il bombardamento del rifugio antiaereo di Bagdad".