Il 12 febbraio 1991 a Pechino (Cina) i processi seguiti alla protesta di piazza Tienanmen, si concludono con la condanna degli economisti Chen Ziming e Wang Juntao, considerati le "menti" della protesta, a 13 anni di reclusione ciascuno e 6 anni al noto dirigente studentesco Liu Gang. La protesta di Piazza Tienanmen comprede una serie di manifestazioni avvenute dal 15 aprile al 4 giugno 1989 e culminate nel cosiddetto “Massacro di Piazza Tienanmen “ quando l'esercito cinese armato con fucili d'assalto e carri armati apre il fuoco contro i dimostranti. La stima dei morti varia da parecchie centinaia a parecchie migliaia, con migliaia di feriti.