Il 9 febbraio 2001, alle 13,45 ora locale, il sommergibile nucleare statunitense Greenville riemerge al largo dell'isola di Oahu vicino ad Honolulu (Hawaii, Usa) affondando una imbarcazione giapponese con a bordo studenti di un istituto di pesca, 9 di loro muoiono. Anche se il governo giapponese vorrebbe chiudere rapidamente la vicenda per non entrare in urto con gli Usa, l’opposizione insorge e l’indignazione nel Paese è altissima. Secondo il capitano della nave – scuola, il sottomarino è emerso senza presumibilmente usare i sonar, dopo lo speronamento ha tirato dritto senza prestare soccorso ai naufraghi. In seguito si apprenderà che il comandante Scott Waddle ha invitato i civili presenti a bordo a seguire su un megaschermo lo spettacolo dell’affondamento della barca giapponese. Nonostante la gravità del comportamento gli Stati uniti si rifiutano di far giudicare il comandante da una corte marziale e sarà costretto di dimettersi dalla Marina solo a maggio. Per le scuse ufficiali al Giappone si dovrà invece attendere il 5 novembre.