Il 9 febbraio 1891 nasce a Faenza (Ravenna) il politico socialista Pietro Nanni. Da giovane aderisce al movimento repubblicano. Sperimenta il carcere come organizzatore di scioperi. Nel 1921 entra nel PSI. E' direttore dell'Avanti nel 1923 e anche della rivista Quarto Stato, con Carlo Rosselli, nel 1926. Nello stesso anno espatria in Francia, diventando segretario generale del PSI e si trasferisce in Spagna nel 1936 per combattere contro il franchismo a favore della giovane repubblica. Arrestato una prima volta dai tedeschi in Francia nel 1940 e successivamente nel 1943 in Italia, viene confinato a Ponza da Mussolini. Nell'immediato secondo dopoguerra è sostenitore dell'alleanza PCI-PSI. In seguito è fra gli artefici dell'avvicinamento del PSI alla DC e della nascita della stagione del centrosinistra. Insieme a Saragat (PSDI) crede con forza all'unificazione del PSI con i socialdemocratici, nel 1966. Nel 1970 diventa senatore a vita e rimane presidente del PSI fino alla sua morte avvenuta l'1 gennaio 1980 a Roma