Il 2 febbraio 1891 a Parigi (Francia) parlando all'Accademia delle Scienze Gabriel Lippmann rende pubblica la sua invenzione per fare le fotografie a colori. Lippmann sfrutta il principio dell'interferenza delle onde luminose dell'immagine con la loro stessa riflessione su uno specchio di mercurio posto dietro l'emulsione sensibile. Tale procedimento, estremamente complesso, gli vale il premio Nobel per la fisica nel 1908.