L'1 febbraio 1891 nasce a Popoli (Pescara) l'ingegnere Corradino D'Ascanio. Negli anni Venti e Trenta D'Ascanio progetta e deposita i brevetti di varie invenzioni utilizzabili nel campo aeronautico e in altri campi: il "Regolatore automatico per motori da aviazione", la bomba da aeromobile scoppiante ad una altezza prestabilita sul bersaglio", il "Forno elettrico per pane e pasticceria". D'Ascanio progetta l'elicottero italiano , ne deposita il brevetto e lo realizza presso la fonderia Campione di Pescara. I primi prototipi D'AT1e D'AT2 riescono a sollevarsi di pochi centimetri e poi ricadono al suolo. Il terzo prototipo D'AT3, (dalle iniziali di D'Ascanio e di Pietro Trojani, suo sponsor nel sostenere le spese) commissionato dal Ministero dell'Aeronautica, viene costruito presso l'hangar per dirigibili dell'aeroporto di Ciampino a Roma e, guidato dal pilota Marinello Nelli, conquista, nell'ottobre del 1930, i tre primati: di altezza (18m), distanza (1.079m in linea retta) e durata in volo (8'45'') che rimarranno imbattuti per alcuni anni. Nel 1932 D'Ascanio progetta un'elica a passo variabile: la Piaggio che ha bisogno di un esperto di eliche lo assume. Nel 1936 progetta una centralina ausiliaria per il tiro contraereo. Nel 1939 Enrico Piaggio consente a D'Ascanio la costruzione di altri elicotteri, come il PD1, PD2; Alla fine della guerra D'Ascanio progetta, sempre per Enrico Piaggio, un motoscooter che ottiene un successo incredibile: diventerà il simbolo della ricostruzione postbellica: la Vespa, veicolo semplice ed economico, mezzo di trasporto della famiglia media italiana. D'Ascanio è autore di numerose pubblicazioni scientifiche, edite fra il 1954 ed il 1980, è professore di disegno di macchine e progetti all'università di Pisa fra il 1937 ed il 1961. D'Ascanio muore il 6 agosto 1981 a Pisa.