Il 27 gennaio 1891 (il 15 gennaio secondo il calendario giuliano allora in vigore) nasce a Kiev (Ucraina) lo scrittore di origine ebrea Ilya Grigoryevich Erenburg, che si rifugia a Parigi (Francia) nel 1908 per sfuggire a un processo per attività rivoluzionaria, ed esordisce come autore di liriche. Nel 1917 ritorna in Russia e partecipa alla guerra civile in Ucraina poi nel 1924 torna definitivamente in Urss e nella sua vasta produzione spiccano, tra gli altri scritti, i romanzi "Le straordinarie avventure di Julio Jurenito"(1922) , "Il profittatore" (1925), "L'estate del 1925 "(1926), "Nel vicolo Protocnyj"(1927), descrizioni non convenzionali di certi aspetti della realtà post-rivoluzionaria. Con il romanzo "Il secondo giorno"(1933) inneggiante al primo piano quinquennale, Erenburg conquista il successo e un vasto consenso nelle sfere governative. Erenburg descrive la fine del regime stalinista ne "Il disgelo" (1954) il cui titolo diventa emblematico del periodo di speranze e riforme seguito alla morte di Stalin. Ultima opera di Erenburg le memorie intitolate "Uomini, anni, vita" pubblicate a puntate dal 1961 al 1964 sulla rivista «Novyi Mir», e che hanno il merito di rompere il silenzio su personaggi e avvenimenti dimenticato o occultati, della vita culturale sovietica durante il periodo staliniano. Erenburg muore il 31 agosto 1967 a Mosca. (Russia, Urss).