Il 20 gennaio 2011 a Mountain View (California, Usa) i cofondatori di Google Larry Page e Sergey Brin vogliono dare una scossa al motore di ricerca contro il “fenomeno Facebook”. Si spiega anche così il terremoto ai vertici di Google che ha colto il mondo hi-tech di sorpresa: Larry Page è il nuovo Ceo di Google, mentre l’ex numero uno, Eric Schmidt, diventa Google Executive Chairman. L’altro co-fondatore Sergey Brin si focalizz invece su progetti strategici e nuovi prodotti. A dicembre Facebook sorpassa Google al vertice dei siti più visitati negli Usa (ma è il terzo nel mondo), e per Google rappresenta un campanello di allarme. La riorganizzazione di Google, la prima vera della sua storia, rientra in questo scenario. Eric Schmidt, in qualità di Executive Chairman, all’esterno si occuperà di “accordi, partnerships, clienti e relazioni business a più ampio raggio”, ma anche di trattare con istituzioni governative. Ma alla riorganizzazione di Google contribuisce anche il crescente interessamento dell’Antitrust Usa, che prima mette Google sotto la lente per il patteggiamento di Google Books, e adesso per l’acquisizione da 700 milioni di dollari di ITA software. Anche il no di Groupon ai 6 miliardi di dollari di Google, forse pesa nella riorganizzazione: nella nuova “febbre da Internet”, Groupon dovrebbe essere quotata a Wall Street (con Ipo da 15 miliardi di dollari). Nella classifica dei Paperoni di Forbes, Larry Page e Sergy Brin di Google sono undicesimi con 15 miliardi di dollari.