Il 17 gennaio 2001 all'aeroporto JFK di New York (New York, Usa) viene arrestato Pavel Borodin, giunto negli Stati uniti per l'insediamento del presidente Bush, il principale accusato nello scandalo delle tangenti che Eltsin e alcuni suoi collaboratori avrebbero intascato. Nei suoi confronti la magistratura svizzera emette un mandato di cattura per riciclaggio di denaro sporco. L'arresto di Borodin suscita l'immediata protesta di Mosca (Russia): il ministro degli Esteri Igor Ivanov convoca l'ambasciatore americano per chiedere l'immediata liberazione di Borodin, che ricopre un incarico di primo piano, quello di segretario di stato dell'Unione tra la Russia e la Bielorussia. La magistratura svizzera ne chiede invece l'estradizione.