Il 17 gennaio 1991, scaduto l’ultimatum a Saddam Hussein, alle 2,38 del mattino ora di Baghdad (Iraq) - corrispondenti alle 18,38 ora di Washington (Usa) le forze della coalizione internazionale guidate dal generale statunitense Norman Schwarzkopf, lanciano l’operazione denominata “Tempesta nel deserto” (Desert Storm), consistente in una massiccia offensiva aerea contro obiettivi militari in Iraq e in Kuwait. L’offensiva aerea piega in breve tempo il sistema difensivo iracheno, infliggendo pesanti perdite all’esercito e mietendo al contempo molte vittime tra la popolazione civile. A metà febbraio l’Iraq annuncia l’intenzione di ritirarsi dal Kuwait, ma le condizioni proposte vengono respinte dagli Stati Uniti. La coalizione sferra quindi un attacco decisivo con cui sfonda la linea difensiva irachena e avanza rapidamente attraverso l’Iraq meridionale. . Il 28 febbraio 1991 l'Iraq abbandona il Kuwait, le successive trattative portano il 3 marzo a una tregua e infine al cessate il fuoco, il 6 aprile 1991.