L'8 gennaio 1921 nasce a Racalmuto (Agrigento) lo scrittore Leonardo Sciascia, fra i maggiori del secolo, che racconta nei suoi romanzi la vita siciliana, anche quella legata alla mafia e ai suoi delitti. Dopo "Le parrocchie di Regalpetra" pubblicate nel 1956, nel 1957 diventa scrittore e organizzatore culturale a tempo pieno. Tra le sue opere principali "Gli zii di Sicilia" (1958), "Il giorno della civetta" (1961: primo romanzo sulla mafia), "A ciascuno il suo" (1966). Seguono scritti impegnati come "Todo modo" (1975), "L'affaire Moro" (1978), "Relazione sul caso Moro" (1982), "Dalle parti degli infedeli "(1979). Sciascia scrive anche i romanzi polizieschi "La scomparsa di Majorana" (1975), "Il teatro della memoria" (1981) e raccoglie il suo «diario in pubblico» "Nero su nero"(1979). Con "Occhio di capra" del 1985 torna nel mondo siciliano per registrare, attraverso un dizionario dei «modi di dire» gli aspetti magici e evocativi della sua terra. Tra il 1979 e 1983 è deputato al Parlamento nel Partito radicale. Sciascia muore il 20 novembre 1989 a Palermo.