Il 27 dicembre 1560 il naturalista ed enciclopedista svizzero Konrad Gesner descrive, per la prima volta scientificamente, un'aurora boreale che, già nota fin dall'antichità, viene scambiata per un incendio dall'imperatore Tiberio. Infine bisogna parlare dell'aurora polare, un fenomeno luminoso che si manifesta ad alta quota, solitamente al di sopra dei 60° di latitudine nord o sud. Si distingue in aurora boreale o aurora australe a seconda che si verifichi nell'emisfero settentrionale o in quello meridionale. L'aurora polare consiste di macchie luminose in rapida evoluzione o di colonne di luce danzanti, di varie tonalità.Il fenomeno dell'aurora boreale, o polare - nell'emisfero nord - si può osservare nel cielo notturno delle regioni polari del nostro pianeta in concomitanza con i periodi di massima attività magnetica del Sole. Si tratta di intensi e suggestivi bagliori prodotti dall'interazione delle particelle provenienti dal Sole con i gas dell'atmosfera. Il fenomeno è circoscritto alle regioni polari perché sono le uniche zone non completamente schermate dal campo magnetico terresti.