Il 12 dicembre 1980 a Roma viene sequestrato il magistrato Giovanni D'Urso. Con il rapimento del giudice Giovanni D'Urso, direttore dell'Ufficio III della direzione generale degli istituti di prevenzione e pena del ministero della Giustizia, le Brigate Rosse chiedono la chiusura immediata dell'Asinara, che è tenuta aperta con pochissimi detenuti brigatisti, dopo lo smantellamento della rivolta del 2 novembre 1979. Il sequestro di Giovanni D'Urso si conclude il 15 gennaio 1981 con la liberazione del magistrato e la chiusura dei carcere speciale dell'Asinara.