Il 30 novembre 1900 muore a Parigi (Francia) in un albergo del quartiere Latino lo scrittore, poeta e drammaturgo irlandese Oscar Wilde. Oscar Fingal O' Flahertie Wills Wilde nasce il 16 ottobre 1854 a Dublino (Irlanda) e nel 1888 pubblica la sua prima collezione di storie per ragazzi "Il principe felice e altre storie" mentre nel 1892 compare il suo unico romanzo, "Il ritratto di Dorian Gray", capolavoro che gli da fama e per cui è conosciuto ancora oggi. Nel 1891 pubblica il volume di favole "La casa dei melograni" e "Intenzioni" una collezione di saggi comprendente il celebre "La decadenza della menzogna". Sempre nel 1891 scrive in Francia per la famosa attrice Sarah Bernhardt il dramma "Salomé", fonte ancora una volta di grave scandalo. Il tema è quello della forte passione ossessiva, particolare che non può non attivare gli artigli della censura britannica, che ne proibisce la rappresentazione. Lo scrittore produce una quantità considerevole di pregevoli opere: con "Una donna senza importanza" torna alle tematiche scottanti (avendo a che fare con lo sfruttamento sessuale e sociale delle donne), mentre "Un marito ideale" è incentrato sulla corruzione politica, e "L'importanza di chiamarsi Ernesto", stilettata al cuore dell'ipocrita morale corrente. Nel 1893 la sua amicizia con Lord Alfred Douglas, detto Bosie, gli procura non pochi fastidi e suscitando scandalo agli occhi della buona società. Due anni dopo viene appunto processato per il reato di sodomia. Condannato per due anni ai lavori forzati scrive una delle sue opere più toccanti "De profundis", che non è altro che una lunga lettera indirizzata al mai dimenticato Bosie (il quale nel frattempo si era allontanato non poco dal compagno, quasi abbandonandolo) , esce di carcere e trascorre gli ultimi anni della vita con il suo ritrovato compagno.