Il 27 novembre 1980 a Salerno Enrico Berlinguer illustra durante un comizio la politica dell'alternativa democratica, che segna l'abbandono della strategia del compromesso storico. Con questa nuova strategia il Partito Comunista Italiano intende affrontare la "questione morale", giudicato il problema più importante. Berlinguer nasce il 25 maggio 1922 nasce a Sassari . Discepolo di Palmiro Togliatti, si iscrive al Partito comunista nel 1943; negli anni Cinquanta è segretario della Federazione giovanile comunista, e nel 1968 viene eletto come deputato al Parlamento. L'anno successivo, durante il XII congresso del partito, diventa vicesegretario del PCI, mentre la carica di segretario è ricoperta da Luigi Longo. Succede a Longo alla dirigenza del partito nel 1972; la sua politica, negli anni del governo democristiano di Aldo Moro, viene definita "Compromesso storico" e si basa sul perseguimento di obiettivi comuni con la Democrazia Cristiana e il Partito socialista, per far fronte alla grave crisi economica e scongiurare un eventuale regresso verso l'autoritarismo, in risposta al dilagare delle agitazioni operaie. Berlinguer muore improvvisamente l'11 giugno 1984 durante un comizio a Padova nel corso di una campagna elettorale.