Il 25 novembre 1970 nasce a Lecco Eluana Englaro protagonista, suo malgrado, di una drammatica vicenda. Il 18 gennaio 1992 in seguito ad un incidente stradale a Pescate (Lecco) inizia un calvario vivendo in stato vegetativo per 17 anni. La richiesta della famiglia, e in particolare del padre Beppino, di interrompere l'alimentazione forzata, considerata un inutile accanimento terapeutico innesca un vivace dibattito sui temi legati alle questioni di fine vita. Dopo un lungo iter giudiziario, l'istanza è accelta dalla magistratura per mancanza di possibilita di recupero della coscienza, e in base alla volontà della ragazza, ricostruita tramite testimonianze. Eluana muore quindi il 9 febbraio 2009 a Udine a seguito della sospensione della nutrizione artificiale. Il caso Englaro porta alla luce alcune gravi lacune del sistema giuridico italiano per quanto riguarda vicende bioetiche, riaprendo il dibattito su una legge che prenda in considerazione il testamento biologico.